DEBUT SINGLE - CHAOS VENTURE/OUT
recensione di PROGRESSIVE Rock & Metal
http://www.unprogged.com/showthread.php?t=5769chaos venture
di Bernardo Pacini
09/10/10
ontani anni luce dalle codificazioni della musica e dai generi predefiniti, ritenuti capaci solo di limitare l'apertura alare del loro messaggio, i fiorentini Chaos Venture si buttano a capofitto nel mondo del progressive con un singolo che comprende due brevi ma ricchissime tracce: Chaos Venture e Out.
All'interno della formazione della band non troviamo dei carneade: oltre ad Andrea Torricini, bassista dei Vision Divine, troviamo anche un certo Andrea De Paoli (Labyrinth), e la questione interessante è che, a sentire queste due tracce, di prog-power non c'è traccia.
Christian Casini, tastierista della band, nel suo sito ci spiega come nascono i Chaos Venture: non attraverso la ricerca degli stilemi "generici" che vadano a colpire nel segno del gusto dell'ascoltatore, ma partendo dall'origine della parola "progressive" in tutte le sue sfaccettature.
E' anche vero però che siamo nani sulle spalle dei giganti, e in questo caso, il gigante è Kevin Moore. Se, da un lato, Casini & co. ci tengono a mantenere una loro identità musicale precisa, dall'altro non nascondono la loro predilezione per il geniale musicista americano, ex Dream Theater.
Orgogliosi ricalcatori dello stile degli O.S.I. e dei Chroma Key, i Chaos Venture puntano tutto sulla resa futuristica dell'elettronica, organizzando le loro conoscenze tecniche in modo tale da creare sonorità rock permeate di un atmosfera robotica, industriale e, allo stesso tempo, glacialmente malinconica.
I due pezzi sono caratterizzati da un uso della tastiera, come detto, precipuamente di marca Moore, anche nei dettagli: il pianoforte si muove drammatico tra le brume sonore ambient di Out, pezzo che ha anche reminiscenze post rock, specie nella gestione dei suoni delle chitarre.
Chaos Venture invece, meno pacata, preme sul lato rock/metal e offre un tributo al musicista americano inserendo le proverbiali, emozionanti voci narranti registrate, ricorrenti in tutti i suoi progetti, a partire dai primi Dream Theater. In questi pochi minuti, corrono anche velocissimi riferimenti a Porcupine Tree più moderni, trattati però con un tocco di forte, tangibile personalità.
Un assaggio interessantissimo e coraggioso: stiamo parlando di un genere crossover, che va indigesto ai metallari ed anche ai puristi di prog ed elettronica: di tale difficoltà espressiva i Chaos Venture fan virtù, in nome di un'onestà artistica che non guarda a compromessi.
Bravi, vi aspettiamo al varco.